la potenza1 di un ingegno, né la costanza di una volontà: è duopo2 che queste facoltà possano esercitarsi sopra una materia, la quale abbia da sé qualche cosa di splendido, di memorabile: gli uomini3 di tutte le età rimasti insigni giunsero a quel grado di fama, o4 accompagnati da una folla d’uomini
non insigni com’essi, ma pure partecipi dei loro studj, curiosi
delle stesse cognizioni, ornati in parte della stessa coltura;
o almeno, combattendo contra errori, abitudini, idee, che avessero qualche cosa d’importante, di problematico5 in quelle dottrine che sono un esercizio perpetuo dell’intelletto umano trovarono in somma una massa di6 notizie e di opinioni, un complesso di coltura, sul quale fondarsi, dal quale progredire, al quale applicare gli aumenti e le correzioni, per cui la memoria del genio rimane. Che se pure è viva tuttavia la fama e le opere di uomini vissuti in tempi rozzissimi, lo è perché7 quei tempi erano sommamente originali, e quelle opere ne conservano il carattere e8 mostrano ai posteri un ritratto9 osservabile d’una età, che nessuna altra cosa potrebbe rappresentarci. Ma Federigo Borromeo visse in tempi di somma,10 universale ignoranza, e di falsa e volgare scienza ad un tratto, fra una brutalità11 selvaggia ed una pedanteria
scolastica, in tempi nei quali l’ingegno, che,12 per darsi alle lettere,13 a qualunque studio di scienza morale, cominciava (ed è questa la sola via) ad informarsi di ciò che era creduto, insegnato, disputato, a porsi a livello della scienza corrente, si trovava ingolfato, confuso in un mare tempestoso di assiomi assurdi, di teorie sofistiche,14 di questioni,
alle quali mancava per prima cosa il punto logico, di dubbj
frivoli e sciocchi, come lo erano le certezze. Non v’è ingegno esente dal giogo delle opinioni universali e già una parte di queste miserie diventava il fondamento della scienza degli uomini i più pensatori.15 Che se anche16 i più, anche i più acuti, profondi fra essi,17 avessero veduta e detestata tutta
la falsità e le cognizioni di quel sapere, avessero potuto sostituirgli il vero, giungere al punto dove si trovano le idee
- ↑ dell’in
- ↑ Sic.
- ↑ rinominati
- ↑ [accompagnati] seguiti a
qualche distanza
- ↑ [che appartenessero] in cose
- ↑ idee
- ↑ quest
- ↑ lasciano
- ↑ imp
- ↑ ignoranza e di
- ↑ selv
- ↑ [si applicava allo studio) voleva
- ↑ alle scienze morali a qu
- ↑ di sistemi nei quali il punto dell
- ↑ Che se anche
- ↑ taluno
- ↑ scorgeva