Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
356 | gli sposi promessi |
Nutrito1 tra le pompe e lo splendore delle ricchezze, fra quel basso corteggio, che coglie2 i fortunati del secolo alle prime porte della vita, per corromperli, per cattivarli, per farli fruttare; egli3 scorse dai primi suoi giorni che l’umiltà e la staccatezza4 sono verità e bellezza, e le prescelse:5 posto sotto la disciplina del suo celeste cugino San Carlo6 in presenza di quella virtù severa e malinconica, l’animo puerile di Federigo non fu disgustato dalla severità, e sentì l’ammirazione e la docilità volonterosa per la virtù.7
Si diede ardentemente allo studio dalla fanciullezza; ma i metodi stolti d’insegnamento, ma la confusione e la stoltezza delle cose insegnate, il sopracciglio comicamente grave dei maestri lo svogliarono dall’apprendere; e fu questo, o doveva essere il primo segno della eccellenza del suo ingegno.8 Stomacato dei libri e delle lezioni, si diede tutto all’armi e ai cavalli;9 ma durò in quegli esercizi sol tanto quanto bastasse a mostrarlo disposto ad ogni esercizio, che domandi una10 prontezza di qualunque genere.
Il fanciullo voleva sapere, e andava interrogando tutti quegli, che egli credeva sapienti; e da tutti gli veniva risposto, che i libri e la scuola soltanto potevano condurlo alla scienza. Sospinto da questa uniformità di consenso, egli tornò voglioso ai libri ed ai maestri; e finí a stare con quelli perseverantemente, vincendo con la volontà le ripugnanze, delle quali egli11 non poteva allora comprendere la ragione profonda. Giovanetto fra i giovanetti nello studio di Pavia, egli trovò quivi stabilite consuetudini,12 massime,13 opinioni, che distribuivano lode e biasimo alla differente condotta, e non ne fece alcun conto: regolò la sua condotta coi suoi principj, come avrebbe fatto in un eremo,14 senza esitazione, senza braveria;15 e solo da prima,16 opposto quasi in tutto al tipo prescritto dall’opinione, rifiutando tutte le cose che davano la gloria, facendo quelle che rendevano ludibrio, fu in poco tempo oggetto della venerazione
- ↑ fra
- ↑ Variante agguata
- ↑ fu dai primi suoi giorni umile, pio disingannato, distaccato
- ↑ Sottolineatura in lapis.
- ↑ A margine, in penna: «. punto fermo ».
- ↑ Variante all’aspetto continuo
- ↑ Giovinetto fra i giovinetti nello studio di Pavia
- ↑ Lasciati
- ↑ e si trattenne in quegli esercizi
- ↑ abilità
- ↑ stesso
- ↑ massi ❘ di
- ↑ opinioni [regola di] modo di vivere
- ↑ senza braveria
- ↑ A margine, in penna: « . punto fermo»
- ↑ diverso