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capitolo X - tomo ii. | 349 |
mondo:1 dal primo, ch’egli,2 essendo ancor giovanetto3 aveva passato con una stoccata per una rivalità d’amore; fino all'ultimo, che aveva fatto scannare per servire alla vendetta di un suo corrispondente: tutti coi loro vólti,4 nell’atto del morire; e quelli, che egli non aveva veduti, ma uccisi soltanto col comando,5 la sua fantasia dava loro6 i vólti7 e gli atti.
— Via, via, sciocchezze, — diceva: — sono io diventato un ragazzo? domani a giorno chiaro riderò di me. E se domani a sera8 costoro mi tornassero in mente? Che dovessi passar sempre la notte così? Diavolo! comincio ad invecchiare; vorrebb’essere un tristo vivere, e un tristo ... morire. Che cosa m’ha detto quella poveretta? «Oh, Dio perdona tante cose per un'opera di misericordia...» Che sa mai quella contadina? L’ha inteso dire dal curato, e lo ha creduto. Imposture!9 Ho sempre detto «imposture,» e quando aveva proferita questa parola, bastava... ma adesso non serve... tornano sempre quei pensieri. Sono io quello?10 Sono stato tanto tempo un uomo, non ci ho pensato;11 ho avuto l’animo di farne tante, tante ... Ebbene! ne ho fatte troppe ... se12 non le avessi fatte... in verità13 sarebbe meglio. A buon conto l’opera di misericordia sono in tempo di farla. Poniamo che,14 appena fatto il giorno, io entri nella sua stanza: la poveretta si spaventa; ma io le dirò subito, subito: «vi lascio in libertà, vi farò condurre a casa.» Oh come si cangerà in vólto! che cose mi dirà! mi darà delle benedizioni che mi faranno bene. Voglio15 badar bene a tutto quello che dirà,16 e ricordarmene per pensarvi la notte. Oh! sono fanciullaggini...ma a buon conto io non posso dormire.17 Ma quando verrà giorno! Che notte18 eterna! Mi pare quella notte19 ch’io passai ad agguatare dietro un angolo quel temerario di Vercellino, che doveva tornare dal festino di corte ... Ecco io stava lí cheto cheto; quando sentiva una pesta, guardava fiso fiso; non era egli, ed io ritto e cheto nel mio angolo: sento una pedata, che mi par quella,20 sporgo il capo, guardo; è colui; fuori addosso col mio stocco: mandò un gemito, e mi cadde sulle