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capitolo viii - la signora tuttavia. 293

giornavano, questi dopo d’aver umilmente inchinato l’amico del padrone, facevano festa pur camminando al suo corteggio; ed era una ripetuta stretta di mani, e1 un dare e rendere di saluti, a cui si appiccavano i più bisbetici e scomunicati nomi del mondo. «Benvenuto il Tanabuso!» «Bentrovato il2 Montanaruolo!» «Oh addio Strozzato!» «Buon giorno Biondino bello!»3 «Bravo4 Nibbione; mi5 consolo di vederti bene in gamba!»6 «Eh!7 Spettinato, grazie al cielo, in gamba, sano e salvo agli statuti di Milano, fin che viene la mia ora!» «Bravo un’altra volta! Ehi! e quel tale8 che ti faceva9 l’amore dietro tutte le siepi?»
«Mandato a dormire senza cena,» rispose il Nibbione, stendendo il braccio10 sinistro e appoggiando orizzontalmente la mano11 destra alla guancia. «Bene,» rispose lo12 Spettinato: «così va fatto: meglio13 pagare che riscuotere.» «Così m’ha insegnato mio padre,» replicò il Nibbione. Con questi bei ragionamenti giunse la nostra brigata alla vista del castello: quivi si trovò il Conte, che, avendo veduto salire l'amico, gli si faceva incóntro. Quando Egidio lo scorse, balzò da cavallo, gittò la briglia a uno de’ suoi uomini, e corse a lui: si abbracciarono, entrarono insieme nel castello:14 gli scherani dell’uno e dell’altro seguitarono riverentemente in silenzio, ed entrati pure in frotta, andarono tutti insieme a gozzovigliare secondo gli ordini dati dal Conte.

15Quando i due amici furono soli16 nella stanza appartata, ove il Conte trattava gli affari più reconditi,17 scoperse ad Egidio il motivo della chiamata in questo modo.

«Mio caro Egidio, e posso dir figlio.18 Ho un affare a Monza, pel quale m'è duopo19 un amico fidato, e un uomo destro e valente; e ho posto gli occhi sopra di te.»

«Vorrei vedere,» rispose Egidio, «chi sarebbe in Monza colui che ardisse vantarsi di esservi più amico di me.»

  1. una
  2. Variante Tempesta
  3. Eh
  4. Nibbiotto
  5. Variante rallegro
  6. Eh! come puoi vedere grazie al cielo
  7. [Schioppettino] Acciarino caro,
  8. A margine, in penna Brusco e cancellato Gettanoia e Tiralloscuro
  9. all'
  10. destro
  11. sinistra
  12. Schioppettino
  13. dare che ricevere
  14. seguiti da lung
  15. Quando
  16. [in | nella] in una stanza
  17. aperse egli
  18. [m’è avventa (sic) una occasione, nella quale io potrò sapere] è venuta una occasione in cui tu potrai darmi prova della tua fede, e della tua abilità. Mi trovo in un impegno nel quale mi è duopo (sic) un amico fidato e un uomo destro e valente;
  19. Sic.