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288 gli sposi promessi - tomo ii


— Questi è un signore davvero, — pensava tra sé continuando la sua salita Don Rodrigo. — Vedete un po', come sa1 farsi rispettare, ed esser padrone in casa sua. S’io volessi fare2 una legge simile, non so se vi potrei riuscire; ma è poi anche vero che fa3 una vita da romito. A voler godere un po’ il mondo, non bisogna star tanto4 in sulle sue, né metter tanta carne a[l] fuoco. — Cosi D. Rodrigo si racconsolava della sua inferiorità; e nel resto del cammino andava rimasticando i discorsi, ch’egli aveva preparati pel Conte. Giunti5 al castello, la guida6 v’entrò con D. Rodrigo, e lo fece aspettare in una sala,7 dove stavano sempre servi armati, pronti agli ordini del Conte. Dopo pochi momenti, la guida tornò, invitando D. Rodrigo ad entrare dal padrone; e di sala in sala, sempre incontrando scherani, lo condusse a quella dove stava il Conte del Sagrato.

8 Don Rodrigo s’inchinò profondamente con quell’aria equivoca, che può egualmente parere bassezza o affettazione, e il Conte,9 che in mezzo a tanti affari non aveva potuto conservare le abitudini cerimoniose di quel tempo, gli corrispose con una leggiera e rapida inclinazione10 del capo; e gli fece segno di sedersi sur una seggiola, la quale era posta11 in luogo che dall’altra stanza si potesse scorgere ogni moto di colui che vi era seduto. Dopo molte cerimonie, alle quali il Conte badò poco, Don Rodrigo sedette;12 e il Conte pure a qualche distanza.

Era il Conte del Sagrato un uomo di cinquant'anni, alto,13 gagliardo, calvo,14 con una faccia15 adusta e rugosa.16 Si sforzava fino ad un certo segno d’esser garbato, ma da quegli sforzi stessi traspariva una rusticità feroce e indisciplinata.

«Dovrei scusarmi,» cominciò Don Rodrigo, «di venir cosi17 a dare infado a Vossignoria Illustrissima.»

«Lasci queste cerimoniacce spagnuole, e mi dica in che posso servirla.»

  1. coman
  2. qu
  3. più
  4. al rigore
  5. all
  6. lointrodusse
  7. che si sarebbe potuta chiamare la sala delle guardie (lacuna)
  8. Don Rodrigo si presentò con un inchino
  9. [gli corrispose | che aveva tutti i vizj meno] che da tanto tempo menava una vita che pare
  10. di testa
  11. dina
  12. protesta
  13. aitante, robusto
  14. adusto
  15. rugosa
  16. , vestito all’antica perché [era sempre] nemico dall’infanzia degli spagnuoli, del loro dominio, e d’ogni lor cosa, abbominava i mantelli corti, le goliglie e i cappelli piumati. Si sforzava fino
  17. ad infadare