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capitolo vii - la signora tuttavia. 279

di dare una scuola a questo signore: trovò1 irrepugnabili le ragioni del debitore, lo prese nella sua protezione, chiamò un servo, e gli disse: «Accompagnerai questo poveruomo dal signor tale, a cui dirai in mio nome che non gli 2 rechi più molestia alcuna per quel debito preteso, perché io ho riconosciuto che costui non gli deve nulla: ascolterai la sua risposta: non replicherai nulla, quale ch’ella sia, e, quale ch’ella sia, tornerai tosto a riferirmela.» Il lupo e la volpe s’avviarono tosto dal creditore, al quale il lupo espose l’imbasciata, mentre la volpe stava tutta modesta a sentire. Il creditore avrebbe volentieri fatto senza un tale intromettitore;3 ma, punto dalla insolenza di quel procedere, animato 4 dal sentimento 5 della sua buona ragione, e atterrito dalla idea di comparire allora allora un vigliacco, e di perdere per sempre ogni credito, rispose ch’egli non riconosceva il signor Conte per suo giudice.6 Il lupo e la volpe partirono senza nulla replicare, e la risposta fu tosto riferita al Conte, il quale udendola disse: «benissimo.» Il primo giorno di festa la chiesa del paese, dove abitava il creditore, era ancora tutta piena di popolo che assisteva7 agli uficj divini, che il Conte si trovava sul sagrato8 alla testa di una troppa9 di bravi. Terminati gli uficj,10 i più vicini alla porta, 11 uscendo i primi12 e guardando macchinalmente sul sagrato, videro quell’esercito e quel generale,13 e ognun d’essi spaventato, senza ben sapere che cagione di timore potesse avere, si rivolsero tutti dalla parte opposta, studiando il passo quanto si poteva senza darla a gambe. Il Conte, al primo apparire di persone sulla porta,14 si era tolto dalla spalla l’archibugio, e lo teneva 15 con le due mani in apparecchio di spianarlo. Al muro esteriore della chiesa stavano appoggiati in fila molti archibugi secondo l’uso di quei tempi, nei quali gli uomini camminavano per lo più armati, ma non osavano entrar con armi nella chiesa, e le deponevano ai di fuori 16 senza custodia per ripigliarle all’uscita: tanta era la

  1. calzanti
  2. faccia
  3. [ma] e cominciò
  4. dall
  5. di aver
  6. La risposta
  7. [agl] all
  8. con una troppa (sic)di bravi
  9. Sic.
  10. i primi che
  11. che
  12. videro con
  13. e spaventati senza ben sapere quale cagione di timore potessero
  14. ave
  15. con le
  16. Ciò che segue non è del tutto cancellato, ma doveva essere, perche il periodo del testo, scritto a margine, è evidente sostituzione: [per ripigliarle all’uscita. E fa stupore] lasciandole in guardia alla pubblica fede per ripigliarle all’uscita. E fa stupore che questo [trattato] co-