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capitolo vii - la signora tuttavia. | 277 |
Tentare un ratto a forza aperta, in Monza, 1 su un terreno che egli non conosceva bene,2 in un monastero, a rischio di tirarsi addosso la signora, e tutto il suo parentado, del quale D. Rodrigo conosceva molto bene la potenza, e la ferocia in sostenere le protezioni una volta abbracciate; era impresa da non porvi nemmeno il pensiero. Pure Lucia fra pochi giorni sarebbe rimasta sola senza la madre, e a chi avesse avuta pratica del paese, aderenze, notizie3 per conoscere le occasioni e per approfittarsene, per evitar i pericoli, l'impresa poteva forse essere agevole non che possibile. Bisognava dunque ricorrere ad un alleato potente e destro, ad un uomo avvezzo a condurre a 4 termine spedizioni di questo genere; e Don Rodrigo si determinò in un pensiero, che gli era passato più volte per la mente, che non aveva mai abbandonato: il pensiero di5 raccomandare i suoi affari al Conte del Sagrato.
6«Avremmo desiderato di poter dare il vero nome di costui, giacché quello che abbiam trascritto era un soprannome; ma le nostre ricerche sono state infruttuose. Al prudentissimo nostro autore è sembrato7 di avere ecceduto 8 in libertà e in coraggio, col solo indicare con un soprannome quest’uomo. Due scrittori contemporanei, e degnissimi di fede,9 il Rivola e il Ripamonti, biografi entrambi del Cardinale Federigo Borromeo, 10 fanno menzione di quel personaggio misterioso,11 ma lo dipingono succintamente come uno dei più sicuri e12 imperturbabili scellerati che la terra abbia portato, ma non ne danno il nome, e né meno il soprannome; che noi abbiamo ricavato dal nostro manoscritto insieme con la narrazione del fatto, che glielo fece acquistare e che basterà a dare una idea del carattere di quest’uomo. Abitava egli in un castello posto al confine13 degli stati veneti, 14 sur un
- ↑ dov
- ↑ a ri
- ↑ per condurre la
- ↑ capo
- ↑ [mettersi nelle | implora | domandar l’ajuto del Conte] ricor
- ↑ II periodo seguente è a margine, senza che sia cancellato l’altro, invece del quale è stato fatto. Ed esso suona: Le ricerche che abbiamo fatte per trovare il vero nome di costui [se] giacché [questo] quello che abbiamo trascritto era un soprannome, sono state infruttuose.
- ↑ [di aver fatto cosa molto ardita | e un t] un tratto singolare di coraggio indicare un soprannome quest’uomo. Due
- ↑ in temerità
- ↑ che ne fanno menzione
- ↑ descrivono succintamente le azioni di questo Conte
- ↑ descrivono succintamente
- ↑ [consumati] freddi
- ↑ o sul confine stesso con gli
- ↑ o sul confine stesso, in quella parte in (lacuna)