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268 | gli sposi promessi - tomo ii |
giustizia forse non potrà schivare di far qualche ricerca, bisognerebbe 1 trovare una storia, che spiegasse la fuga e che rivolgesse i sospetti in tutt’altra parte.»
«Si potrebbe per esempio,» disse il Conte Attilio, «sparger la voce che quel villano ha rapita la ragazza, e fargli mettere un bando, in modo che non ardisse più di comparire in paese.» __ .
«Non va male,» rispose Don Rodrigo, «ma2 ...»
«Se mi permettono questi signori,» disse umilmente il Griso, « avrei anch’ io un debole parere.»
«Sentiamo,» dissero entrambi.
«Fermo,» rispose il Griso, «è3 lavoratore di seta;4 e questa è una gran bella cosa.»
5 «Come c’entra la seta?» domandò il Conte Attilio.
6 «I lavoratori di seta,» continuò il Griso. «non possono abbandonare il paese: è un criminale grosso. Ecco che il signor Podestà,7 quando voglia, come è giusto, servire l’illustrissima casa, potrà fare un ordine di cattura8 contra Fermo come lavoratore fuggitivo: poi si dirà che se Fermo ritorna, guai a lui; e Fermo non sarà tanto gonzo da venire a giustificarsi in prigione.»
«Ma bravo il mio Griso,» proruppe Don Rodrigo, mentre lo stesso Conte Attilio9 faceva un sorriso d’approvazione.
«Ma bravo: va che ti voglio fare ajutante del dottor Duplica. Per bacco, ch’egli non l’avrebbe trovata più10 a proposito.»
«Eh Signore,» rispose il Griso, con affettata modestia «ho avuto tanto da fare con la giustizia, che qualche cosa devo saperne.»
«Del resto,» continuò D. Rodrigo, «per quanto grande sia l’abilità legale del Griso, non voglio ch’egli balzi di scanno il11 nostro dottore. Fa ch’egli venga oggi a pranzo da me, e m’intenderò con lui. Tu intanto abbi cura di vedere il bargello e di dirgli che questa volta venga più presto del solito a ricever la mancia consueta, e che12 mi troverà di buon umore, e avrà un regalo di più...13 Così si potrà