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256 | gli sposi promessi - tomo ii |
il 1 destino di noi poverelli); e quando egli 2 si fosse 3 stato stanco, l’avrebbe finita; ed ora io non sarei qui lontana dalla mia patria, come una sbandata, a domandare un ricovero per amor di Dio; sarei... pensi, Signora, s’io posso dir bene di lui. Non ch’io gli desideri del male: no grazie a Dio, ma 4 quanto al bene ch’egli mi poteva volere ... Santissima Vergine, che razza di bene! Io non vorrei dir cose 5 da non dirsi in sua presenza, signora madre, e, so ben io quel che dico: ella sa molto di cose alte, di quelle che si trovano sui libri, ma le cose del mondo non è obbligata a conoscerle, e certe cose che potrei contare sarà meglio tacerle.»
«Vi ho detto di parlare con sincerità: dite pur tutto;» rispose la Signora ridendo, e senza quell’imbarazzo che le aveva cagionata una proposizione somigliante nella bocca del padre guardiano.
«Spero dunque di poter parlare con prudenza,» riprese Lucia, «ma di poterle far toccare con mano che cosa 6 poteva essere il bene di quel Signore. Sappia che io non sono stata la prima, a cui per mala sorte egli abbia badato. Eh!... 7 le cose si sanno 8 purtroppo: e d'una poveretta in particolare, io non 9 ho potuto a meno di non saperlo, perché eravamo amiche, e me ne piange il cuore tuttavia. Questa poveretta, (non la nomino) diede retta al bene di quel signore; e sa ella che ne avvenne? Cominciò a disubbidire ai suoi parenti; quando 10 fu ammonita 11 si rivoltò; la casa le venne in odio, non ebbe più amiche, disprezzava tutti, e diceva: — puh villani! — come avrebbe potuto fare una gran dama. Quando i parenti s’avvidero di qualche cosa, sulle prime negò, e poi, rispose in modo da farli tacere per paura. Comparve con un vestito 12 troppo bello per una ricca sposa, e credeva, la poveretta, che tutti avrebbero fatto le maraviglie, e l'avrebbero inchinata: e tutti la sfuggivano; i ragazzi le facevano dietro mille visacci. Un fior di giovane, mi compatisca se parlo male, che voleva ricercarla in matrimonio, non la guardò più; nessuno le parlava, nessuno, voglio dire, della gente