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capitolo iv. - il padre galdino. | 75 |
cui egli parlava, e s’intese un mormorio di pietà, e di rispetto. Il signore 1 che stava in atto di degnazione forzata ed ira compressa, e si preparava a goder d’un trionfo, fu turbato, e chinandosi verso l’inginocchiato: «Alzatevi,» disse; l’offesa ... ma l’abito che portate ... non solo questo; anche per voi... Si alzi, padre ... Mio fratello, ... non lo posso negare; era... era un po’ caldo... un po’ subito... ma quello che Dio ha voluto ... Non se ne parli più ... Padre si alzi per amor del cielo;» e presolo per Le braccia lo sollevò ...
Fra Cristoforo alzato quasi a forza, e tenendosi pur chino rispose: «Se quegli che io non oso nominare ha 2 fallato, ha avuto pur troppo il castigo e spero che Dio 3 misericordioso si sarà contentato di questo, e gli avrà dato il suo perdono; ma io son qui, e non ho altro motivo per pretenderlo da lei che la sua bontà, e i meriti del signore.»
«Perdono!» disse il signore: «ma, padre, Ella non ha bisogno... pure giacche lo vuole, certo, certo io le perdono di cuore, in nome anche di tutti,» e qui si guardò intorno, e gli astanti: «si si» gridarono ad una voce tutti tutti. Allora il Signore mosso dall’aspetto del frate e dal sentimento di tutti gli astanti, gettò le braccia al collo di Cristoforo, il quale stringendolo 4 più basso, ricevette da lui e gli rendette il bacio di pace.
Tutti allora furono intorno a Fra Cristoforo, e la conversazione 5 divenne generale. Il signore che aveva voluto in questa occasione far pompa di tutto aveva fatto preparare un 6 rinfresco sontuoso, e fatto cenno ad un cameriere si riavvicinò a Fra Cristoforo, 7 il quale stava in atto di accomiatarsi, e gli disse: «Padre mi dia una prova di amicizia col gradire una picciola refezione, 8 e fare un po’ di festa con noi.» Intanto giunsero i rinfreschi 9
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