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74 | gli sposi promessi - tomo i |
scio 1 i congiunti di esso e un fratello, quelli che io ho offesi, senza aver fatta una riparazione. Permettetemi che io quanto è da me ripari 2 almeno col fratello l’ingiuria, e tolga se si può il rancore 3 dal suo cuore.» 4 Al guardiano parve che questo passo, fatto con tutte le precauzioni, riconcilierebbe al tutto il convento colla famiglia e gli disse che gli darebbe risposta, e andò difilato dal fratello dell’ucciso, esponendogli la richiesta di Fra Cristoforo. Dopo qualche sbruffo di collera, e qualche esitazione; « venga domani » diss’egli, e indicò l’ora. Il guardiano si assicurò che 5 il novizio non arrischiava nulla, e gli diede la licenza desiderata.
Il signore superbo pensò tosto che poteva dare molta solennità a questa riparazione, e soddisfare cosi in un punto la vendetta e l’orgoglio, e crescere la sua importanza presso tutta la parentela, e presso il pubblico: e fece avvertire in fretta tutti i parenti che all'indomani al mezzo giorno 6 restassero serviti (cosi si diceva allora) di venire da lui per ricevere una soddisfazione comune. Al mezzogiorno la casa era piena di signori d’ogni età e d’ogni sesso, tutti in grande apparato, con grandi cappe e con durlindane infinite con ... Il cortile e le anticamere e la strada formicolavano di servi, di paggi, e di bravi. Fra Cristoforo arrivò, vide tutto l’apparato, ne indovinò il motivo, e dopo un picciolo contrasto fu contento che la riparazione fosse clamorosa. L’ho ucciso in pubblico, diss’egli fra sé, alla presenza dei suoi nemici: 7 quello fu lo scandalo; questa è riparazione. Cosi con gli occhi bassi, col padre compagno al fianco, attraversò la folla che lo riguardava 8 con una curiosità poco cerimoniosa, sali le scale, 9 e con una confusione che10 cercava di vincere giunse di sala in sala alla presenza del fratello il quale era circondato dai parenti più prossimi. Fra Cristoforo gli si gettò ai piedi e disse: «Io sono l’omicida di vostro fratello. Sa Iddio se io 11 vorrei restituirglielo 12 a costo del mio sangue; ma non potendo che farle 13 inutili scuse, la 14 supplico di accettarle per Dio, e di perdonarmi.» Tutti gli occhi erano rivolti sul povero novizio e sull’uomo