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72 | gli sposi promessi - tomo i |
screditare il convento presso tutto il popolo, attirarsi l’animavversione di tutti i capuccini dell'universo per aver lasciato ledere il diritto di tutti, tirarsi contra tutte le autorità ecclesiastiche, le quali allora si consideravano come tutrici di questo diritto.
Per l’altra parte la famiglia dell’ucciso era potentissima, forte di aderenze, irritata, e si faceva un punto d’onore di vendicarsi, e 1 minacciava della sua indignazione tutti quelli che mettevano un ostacolo alla vendetta. E quand’anche ai parenti fosse poco importato della morte del loro congiunto (cosa che la storia non dice però) tutti avrebbero apposta la loro vita per avere nelle mani l’uccisore;2 e come toglierlo dalle mani dei capuccini sarebbe stato 3 un esempio insigne, 4 di cui si sarebbe parlato per più d’una generazione, e che avrebbe renduta sempre più rispettabile la casa, cosi erano tutti impegnati, accaniti a riuscirvi.
La risoluzione di Ludovico era il miglior ripiego per cavare i frati da questo viluppo. Vestendo l’abito di capuccino, egli faceva una specie di riparazione, rinunziava a tutte le massime di puntiglio e di vendetta che allora si consideravano come leggi 5 eterne e naturali di onore, rinunziava ad ogni nimicizia, ad ogni gara, e si sottoponeva: era insomma un nemico che depone le armi e si arrende. I parenti poi potevano anche credere e dire che Ludovico si era indotto a ciò per disperazione e per timore; 6 e ridurre un uomo a rinunziare tutto il fatto suo, a tagliarsi i capelli, a crescersi la barba, a camminare a piedi nudi, a non possedere un quattrino, a dormire sulla paglia, a vivere di elemosina, poteva parere un castigo bastante anche all’offeso il più superbo. Il Padre Guardiano andò umilmente dal fratello del morto, e dopo mille proteste di rispetto per l’illustrissima casa, e di desiderio di 7 servirla in tutto ciò che non fosse contrario alle leggi della chiesa, parlò del pentimento di Ludovico (che era vero), e della sua risoluzione, come se chiedesse un consiglio o quasi un permesso. Il fratello diede nelle smanie, che il capuccino lasciò passare, dicendo di tempo in tempo: «È un troppo giusto dolore:» parlò alteramente, e