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50 | gli sposi promessi - tomo i |
aveva capito) ho capito, — 1 e pensò subito al modo di cavare partito da quello ch’egli aveva immaginato. Si fece dunque serio, ma in guisa di chi tema per uno che vuol soccorrere; 2 strinse fortemente le labbra facendone uscire un suono inarticolato 3 che accennava 4 il sentimento che espressero più chiaramente le sue prime parole: «Caso serio, figliuolo, caso contemplato. 5 Non è mica vedete una di quelle cose che si decidono con 6 leggi vecchie, scritte in latino, nelle quali ci è sempre una decisione per una parte e per l’altra. È un caso chiaro, deciso in una grida, confermata 7 da una grida, tenete, dell’anno scorso, dell’attuale 8 sig. governatore del ducato di Milano. Vedete, figliuolo,» e qui si alzò, pose le mani su un fascio di gride scartabellò un momento e subito ne prese una, e segnando col dito, «sapete leggere?» dimandò. «Qualche cosa, sig. dottore.» «Orbene ecco il caso vostro.»
Qui l'intestazione della grida 9 ..................
- ↑ [e si dispose | vide subito | e pen ... e p] e fermò subito il modo di rispondere a Fermo in conseguenza di quello ch’egli aveva imma
- ↑ compresse le labbra
- ↑ che [era] esprimeva
- ↑ il
- ↑ avete fatto bene a venire da me
- ↑ una legge scritta
- ↑ in
- ↑ nostro
- ↑ Qui (foglio 27, v. pp. 53 e 54) si aveva una lacuna di più d' una colonna, che fu poi riempita dal brano Cosi dicendo, e dalla grida relativa. Eccoli, tratti dalla seconda minuta, ché la narrazione non sia interrotta.
Cosi dicendo, s’alzò dal suo seggiolone, e cacciò le mani in quel caos di carte, rimescolandole dal sotto in su, come se gittasse biade in uno staio. — Dov’è costei? salta fuori, salta fuori. Bisogna aver tante cose alle mani! ma la debb’esser qui sicuramente, perché è una grida d'importanza. Ah! ecco ecco. La prese, la spiegò, guardò alla data, e fatto un viso ancor più serio, sclamò: ai 15 di ottobre, 1627! Sicuro; è dell’anno passato: grida fresca: son quelle che fanno più paura. Sapete leggere, figliuolo? — Qualche cosa, signor dottore. — Or bene, tenetemi dietro coll’occhio, e vedrete. E tenendo la grida sciorinata in aria, cominciò a leggere, barbugliando a precipizio in alcuni passi, e fermandosi distintamente, con qualche espressione sopra altri, secondo il bisogno: «Se bene per la grida pubblicata d'ordine del Sign. Duca di Feria ai 14 dì dicembre, 1620, et confirmata dall'lllustriss., et Eccellentiss. Signore il Signor Gonzalo Fernandes de Cordova, eccetera, fu con rimedii staordinarii e rigorosi provvisto alle oppressioni, concussioni et atti tirannici che alcuni ardiscono di commettere contro questi vassalli tanto divoti di S. M., ad ogni modo la frequenza degli eccessi, et la malizia dei delinquenti da