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44 | gli sposi promessi - tomo i |
nuovo?» gli chiese ansiosamente. «Lucia,» disse Fermo, con una voce nella quale più non si distingueva che la tristezza, «Lucia per oggi è finita, e Dio sa quando saremo marito e moglie.» «Perché perché?» chiese ancor più spaventata Lucia. Fermo le narrò brevemente tutta la storia di quella mattina, tacendo però il nome di D. Rodrigo.
«Ah! non può essere che quel demonio in carne,» sciamò Lucia pallida, e sconfortata. «Chi?» domandò Fermo. «Don Rodrigo.» «Dunque voi sapevate?...»
«Pur troppo » interruppe Lucia, «e non ve ne ho parlato per buone ragioni; ora vi dirò il tutto: lasciate che possiamo esser sole con voi.» Cosi detto sali infretta le scale, ritornò nella stanza dove le donne erano radunate e componendo il vólto come poté meglio: 1 «Il signor Curato disse, «è ammalato, e per oggi 2 non si fa nulla.» Detto questo salutò le donne e riparti. 3 Quando non ci fosse stata altra ragione di ritardo, la situazione era abbastanza imbarazzante 4 per una sposa per motivare 5 la sua subita scomparsa. 6 La società si disciolse: la madre segui la figlia per ansietà e per curiosità 7 di saper tutto, e le donne uscirono per potere verificare il fatto, e far congetture. Ma la verità de fatto le troncò tutte. 8 Fermo seppe allora dalle donne gli antecedenti che noi racconteremo nel seguente capitolo.
- ↑ oggi disse, rivolta a sua madre, non
- ↑ tutto è finito
- ↑ lasciando credere [che | di volere] di voler togliersi
- ↑ Sottolineato in penna da! Manzoni.
- ↑ Sottolineato motivare in lapis, con richiamo di croce a margine.
- ↑ Le donne cominciavano a far grandi chia
- ↑ Sottolineate, dal Manzoni, ansietà e curiosità
- ↑ Le donne rinchiuse con Fermo lo