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xvi prefazione

Questo libro è insomma, per quanto è stato possibile, la riproduzione fedele dell’autografo, fatta (occorrerebbe dirlo quando si tratta dell’opera più bella di Alessandro Manzoni?) con ogni cura ed amore, oltre la speranza d’essere pienamente riescito nell’intento vagheggiato: «speranza» soltanto, perché la perfezione non è degli uomini anche piú volenterosi; e ad altri, in ogni modo, l’augurio di fare anche meglio.

È il 2 novembre: quanti morti quest’anno, qui in questa nostra Italia adorata, lontano di qui, per tutto il mondo quasi a ferro e fuoco! Mentre sto per posare la penna, il mio pensiero nello staccarsi dall’opera compiuta, statami distrazione e sollievo in giorni lunghi con la patria in guerra, l’unico figlio sotto le armi (oh Manzoni sempre benefico!): il mio pensiero e il cuore oscillano, dalla visione e il senso di certe scene d’una età infelice (irruzione d’Alemanni, flagello di desolante moría) alle audacie ed angosce del presente (Alpi sorpassate e terre conquistate col sacrifizio generoso di tante giovani vite); e odo grida di gioia miste a singulti di pianto angoscioso. Vorrei che questo libro andasse specialmente nelle mani di chi piange, per conforto e rinnovata fede nel trionfo della giustizia, in quelle di chi ha ragione di gioia, per gratitudine a chi, creandolo, serví a prepararla.1

Firenze, 1915. GIUSEPPE LESCA.


    lonna infame, mentre al suo posto fu messo un compendio. Anche dello scritto, cosí strettamente legato al romanzo da averlo il Manzoni voluto insieme con esso nell’edizione illustrata, si offre dunque, novità assoluta, il primo getto interesantissimo.

  1. Non posso staccarmi dal lavoro diletto, senza ringraziare molto cordialmente l'amico Pellizzari d’averne accolta l'idea due anni fa e desiderato di vederla presto effettuata; onde poi, a tale scopo, l'aiuto suo per gli accordi con la casa editrice. E sento il piacere di ricordare la cortesia del prefetto della Braidense comm. Carta, per avermi sempre schiusa la sala, che ha il tesoro di quasi tutti i manoscritti manzoniani.