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Cap. VII.
La sorpresa. * 1
Il Padre Cristoforo arrivava nell’attitudine d’un buon Generale, il quale, perduta senza sua colpa, una battaglia importante, afflitto ma non iscorato, soprappensiero, ma non istordito, a corsa e non in fuga, si porta ove il bisogno lo chiede a premunire i luoghi 1 minacciati, a dare ordini, disposizioni, avvertimenti.
«La pace sia con voi,» diss’egli, 2 entrando, 3 ansante, ma con voce ferma. «Non c’è nulla da sperare dall’uomo: tanto più bisogna confidare in Dio.» Benché nessuno dei tre sperasse molto nel tentativo del Padre Cristoforo, giacché 4 il vedere un 5 potente recedere da una soperchieria per preghiera e senza esser sopraffatto da una forza superiore era [cosa] 6 più inaudita che rara; nullameno la trista certezza fu un colpo per tutti.
Ma Fermo ne prese più sdegno che accoramento. Le ripulse7 7 replicate di Lucia, i suoi disegni cosi ben 8 meditati, e le sue speranze al vento, 9 il non saper più come uscire per altra via d’impaccio, un lungo diverbio, 10
avevano cresciuta e riscaldata 11 la stizza che egli covava già da due
- ↑ Cancellato.
- ↑ che potrebbero esser
- ↑ con voce
- ↑ molto
- ↑ gli...
- ↑ soperchiatore
- ↑ Non riscritto questo necessario cosa dopo averlo cancellato con un piuttosto
- ↑ inespugnabili
- ↑ compiti
- ↑ un lungo diverbio
- ↑ gli avevan messa addosso una stizza che era stata però fin allora temperata dall’amore, e dal sentimento
- ↑ l’ira che [già da] egli