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il misogallo 197


Milïoni seicento di contanti,
D’ogni uomo il sangue, in un istante quindi
La Repubblica leva.
Vogli, o non vogli, abbi o non abbi, paga;
Se no, tua pelle prima, e poi tua testa,
La Repubblica leva.
Ma sia pur ladra, ella non è già maga,
Nè, per l’ultimo furto, omai più cresta
La Repubblica leva.


EPIGRAMMA XLV.

4 febbraio 1796.

«La Francia sola contro Europa tutta»,
Men gl’iniqui (cioè du’ terzi e un sesto)
Combatte: e i non iniqui a terra butta. —
Qui l’esser vinto adunque alloro fratta;
E vituperio è il vincer manifesto.

EPIGRAMMA XLVI.

15 aprile 1796.

Il Mandato è fratel dell’Assegnato,
E figlio dell’Imprestito sforzato.
Tutti di un Corpo-pubblico decotto
Sono il tristo fetente ultimo fiato,
Ch’egli or di sopra emette, ed or di sotto.

EPIGRAMMA XLVII.

7 maggio 1796.

Di tutti quasi i Re d’Europa un fascio
Mal ammagliato io miro;
E ad uno ad uno debellati in giro,
Pria che venga ai lor regni ultimo sfascio,
Ai Galli innanzi in ginocchion li lascio. —
Da ciò, chi non è volgo, non conchiude
Che sien gran cosa i Galli;
Ma che tai coronati pappagalli
Temprati Re sovra stercorea incude,
Ai cinque Boia-Re prestan virtude.