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il misogallo 195


Ma il Gallo, che in suo genio accatta, e rode
Poi sempre i suoni delle voci altrui,
Qui pur nasi-parlando, e usando sega,
Qual fa di Aristogítone Gitón,
Così, troncando l’omo,
Fa di Polissonómo Polissón.1


EPIGRAMMA XLI.

31 gennaio 1796.

Quando degnansi i Francesi
Far partecipi altre genti
Della lor felicità,
Mandan ivi i lor pezzenti,
Che con modi assai cortesi
Le organizzan come va.2
Oro, argento, bronzo, ferro,
Grani, bestie, arbori, frutti
Si fan dar quanto più v’è;
Ma pagando, e in buon papié,
Poi per toglier loro i lutti
Del reciso ulivo, o cerro,
Un trist’albero lor piantano,
O sia nespolo, o sia sorbo
Del qual molto si millantano,
Gareggiando il birbo, e l’orbo.
Un tal frutice han chiamato
L’arboscel di Libertà.
E il sarebbe in verità,
Se radici ei tante avesse,
Sì che ogni ente organizzato
(Cioè nudo-brullo-nato,
Affamato, e disperato)
Impiccarvisi potesse.



  1. Polisson; questa parola, che non troncandola è greca, diviene col troncamento pretta francese. E assai prima ch’ella significasse, come ora, Magistrato, ella significava per l’appunto ciò che i Fiorentini dicono tuttavia Monello.
  2. Organizzare; altro verbo derivato dal Greco, e metaforicamente messo su dai Francesi per significare il mettere in perfetta armonia tra loro le diverse parti politiche interne dello Stato. E con la stessissima felicità per l’appunto armonizzano essi nelle cose dello Stato, come in quei loro urli musicali che chiaman l’Operà.