Pagina:Gli epigrammi le satire, il Misogallo di Vittorio Alfieri (1903).djvu/200

192 vittorio alfieri


EPIGRAMMA XXXVI.

Stesso giorno.

La Convenzion Gallesca or si baratta
Ne’ Cinque, ed Anzïani, e’ Cinquecenti;
Ma la stessa è pur sempre.
L’Uomo non cangia tempre,
Nè (molto meno) il reo si disimbratta,
Per cangiar egli nome, o vestimenti.
Un soldo è un soldo: e fa pur quanto sai,
Quattrini quattro nol baratti mai.

EPIGRAMMA XXXVII.

Stesso giorno.

S’io di Greco sapessi, or ne trarrei
Sopra i Galli assai buone barzellette,
Poichè pur tanto s’ingrecheggian ei.
Per esempio; un sol jota, chi il frammette
A Démos popol, fa Demiós, ch’è il Boja.
Mirate con che facile enimmatico,
Chi grecizza, in un motto si spastoja
Dal battezzare il regno di que’ rei,
Dicendo; innesta il jota al Democratico.1

SONETTO XXXVIII.

20 gennaio 1796.

XXIV.    Agorastocles. Agite, inspicite, aurum est.
Collybiscus. Profecto, Spectatores, comicum.


Plautus, Poenulus, III, 2, 20.


Ag.    Oro è questo, guardatelo.
Coll.                                              Davvero
          Spettatori, gli è un oro da commedia.


L’Assegnato, è tra i Galli un fogliolino
Con cifre, e bolli, e firme, emblemi e motti:
Finge, e scaccia i metallici prodotti:
Ridendo il dai, ma il prendi a capo chino.




  1. E ne avrai la bellissima parola demiocratico, cioè carneficesco governo. A nuove cose, nuove parole.