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Robespierre. Pienamente t’inganni, poichè io non mi son mosso mai di Parigi. Quel Comitato1 che intitolammo di salute pubblica, al quale io pervenni a poco a poco a dar legge assoluta; quel Comitato comandava assoluto alla Convenzione, la quale comandava assolutamente alla forza armata; la quale (come a’ tuoi tempi) comandava assolutissimamente al resto di quella moltitudine, che voi Principi, e Grandi chiamate plebe, o canaglia, e noi all’incontro (perchè nessuno vuol disprezzare se stesso ne’ suoi simili) con accorta adulazione chiamiamola Popolo: ma il vero suo nome in Francia sarebbe la Tutto-crede, o la Tutto-soffre. Onde tu vedi chiaramente, come io senza spiccare le natiche dal mio tronuccino, ho pur propagato il terror del mio nome nella Convenzione, in Parigi, nella Francia tutta, negli eserciti nostri, e di rimbalzo negli eserciti nemici, ed in tutte le nazioni d’Europa: il che ben dee chiamarsi Regnare.

Re Luigi. Maraviglie mi narri. Non so, se da esse debba io concepire una somma idea de’ tuoi talenti e di te, ovvero una pessima idea della Francia, e di tutta l’Europa, che da un sì miserabile ente qual eri si lasciavano pure atterrire.

Robespierre. Tu, dalla segregata tua reggia, mal imparavi a conoscere e gli uomini tutti, ed i Francesi principalmente. Impara tu dunque a conoscerli ora dal modo con cui gli ho io dominati. Spogliare, atterrire, ed uccidere; indi uccidere, atterrire, e spogliare; e indi ancora atterrire, uccidere, e spogliare; e sempre poi tutti tre questi verbi di regno, raccozzati, e voltati in quanti modi può dare la volontà suprema, e la forza, son soli l’arte e il segreto del pastoreggiare Francesi. Ribelli eternamente costoro contro ai deboli, e benigni trattamenti, ai Re buoni han disobbedito, insultandoli; ai tristi e crudeli hann’obbedito, tremando. Io ho posto loro alle spalle i cannoni, le mannaje, e la fame; ed ho posto loro davanti le rapine, la licenza, il saccheggio. Con tale espediente li ho in brevissimo tempo trasformati nella prima milizia dell’Europa. Quei Generali stessi, che han fatto tremare i nemici, di me semplice Avvocatuccio han tremato. Quella plebe tremenda, che depredava e scannava i signori, perchè troppo bene l’aveano sempre trattata; quella plebe stessa, ha ricevuto da me quasi per grazia il suo pane, e ad oncie contate, e pessimo. A be’ calci, e per-



  1. Comitato, parola che i Francesi accattarono in questo senso dagl’Inglesi, è latina in origine. Equivale alla voce italiana Giunta, e denota Consiglio straordinario sopra alcuna occorrenza dello Stato. E così pure i poveri Galli han tolto in prestito dagli Inglesi Mozione, Ordine del giorno, e tutto in somma il frasario di Libertà, da essi poi innestato sul Governo Algerino, che sol meritavano, ed hanno.