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il misogallo 165


EPIGRAMMA IX.

29 marzo 1793.

Schiavi spregiare, ed abborrir Tiranni,
Tal fu ognor la mia sola alta scïenza;
Schiavi in Gallia, e Tiranni, altro non veggio;
Nessun me dunque or danni,
Se ai Numi io sferza a un tempo, e fulmin chieggio
Contro i vili empj aborti di licenza.

EPIGRAMMA X.

30 marzo 1793.

Fra i dentro-stanti, e i fuor-usciti Galli
La differenza ho a dire?
Questi non san morire;
Viver quelli non sanno: a barattalli,
Non ci corre un quattrino ogni sei lire.

SONETTO XXIII.

16 aprile 1793.

Ventitrè milïoni di pidocchi
Fan farsi una Repubblica di carta,
Che nel Reame immenso degli sciocchi
Vien battezzata tosto un’altra Sparta.
Settecento e più gazzere senz’occhi
Fan leggi, notte e dì; Ragion le scarta;
Ma s’uom v’ha, ch’anzi a lor non s’inginocchi,
Di Libertade a gloria, altri lo squarta.
Di gamberi fierissime migliaja
Battagliano in tremende ritirate,
Per custodire la materna ovaja.1
O Repubblica, nata in una state,
Che ai se’ mesi già caschi di vecchiaia,
La regina sarai delle cacate.



  1. Allude alla battaglia di Nerwinden, che è la sola vera giornata campale ordinata della presente guerra, ed in questa i Francesi, inferiori di molto nell’arte schietta militare, furono, come dovean essere, interamente disfatti, e in pochi giorni venne loro poi tolta tutta la Fiandra, che gli Austriaci aveano dianzi evacuata, senza pure essere stati veramente sconfitti in nessuna battaglia, che si meritasse un tal nome.