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il misogallo 147


Tale, al soffio perenne imperïoso
Di passïoni mille, in preda ratto
Va il Gallo bulicame in notte ascoso:
E si aggira, e travagliasi, e disfatto
Resta frattanto pria d’aver riposo;
Nè, in migliaja, pur uno è stato e ha fatto.


SONETTO VIII.

17 febbraio 1791 in Parigi.

Io, cui Natura, esperïenza, e amore
D’ogni antica bell’arte, o fatto antico,
Implacabil fean sempre aspro nemico
Di Tirannide, madre di rancore;
Di quante n’ebbe il mondo or la peggiore
Io lauderei, di Vïolenza amico?
Ogni abbiente veder fatto mendico;
Grande ogni vil, possente ogni impostore?
E infami schiavi scellerati tanti,
Di sacrosanta Libertade in nome,
Lieti, e pingui veder degli altrui pianti?
Servil gregge malnato, invan ti nome
Popol; sei plebe, e il sei più ria che avanti,
Dacchè in serto regal cinte hai tue chiome.

SONETTO IX.

2 aprile 1791 in Parigi.

Ricchetti,1 Itala stirpe, arguto audace
Ingegno, a Senna in riva or muore acerbo;
Quando più par di sua facondia il nerbo
Debba ai Galli fruttar e senno, e pace;
Tal punto è questo, che sua morte spiace,
E a quei che i prischi errori ha posto in serbo,
E a quei che già di Libertà superbo
Sen va, mentr’ella nata-morta giace.




  1. Ricchetti, o sia Arrighetti, nome di Casato Fiorentino, che dicesi essere il vero casato del Conte di Mirabeau, deputato agli Stati Generali, eletto per il terz’ordine dalla Città di Marsiglia. È da osservarsi una proprietà del suolo Francese, ed è che i traspiantati in Francia degenerano; ma i traspiantati di Francia in ogn’altro terreno, non migliorano mai.