Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
INTENZIONE DELL’AUTORE.
Ove mai il presente Manoscritto, per un qualche accidente, dalle mani di chi lo teneva in deposito passasse in altre; chiunque se ne troverà il possessore è pregato di regolarsi nel seguente modo. Essendo egli persona onesta, di libero, e retto animo s’informerà prima se l’Autore è ancora in vita; e dovunque il suddetto si trovi, lo farà partecipe di aver Egli presso di sè questa sua copia, e non ne farà nessun uso, finchè non abbia saputa la volontà del legittimo padrone di essa. Se poi l’Autore non esiste più, egli lo farà diligentemente stampare, dove, e quando si potrà, e non lo potendo egli, lo darà a chi lo possa fare senza compromettere sè stesso, e per l’utile solo del pubblico.
Ma quand’anche la sorte, nemica spessissimo delle più giuste intenzioni, facesse pur capitare questo scritto alle mani stesse di un qualche Gallo, o amatore di essi e della iniquità, non si lusinghi costui, col tenerlo celato, o coll’arderlo, di venir perciò a capo di annichilarlo. La cosa è oramai impossibile, stante la gran quantità di copie che ne esistono, e tutte già sparse in vari paesi, e depositate, come lo fu questa, in mani illibate, ed amiche dell’Autore, e del vero. Onde il filogallo che lo avrà, anch’egli stesso farà meglio a stamparlo, per ritrarne per sè quel lucro, che, attesa la materia del Libro, non può mai riuscire, nè dispregevole, nè dubbio, quand’anche, a titolo di scritto, egli fosse sprovvisto d’ogni pregio letterario, e non valesse nulla più il Misogallo di quel che vagliano i Galli.
E’ mi pare, avendo spiegata la mia intenzione sì agli amici, che ai nemici, di aver parlato a tutti; poichè nella gran causa, che pende pur troppo fra il retto, e l’iniquo, degli indifferenti non ve ne può mai essere nessuno.
- Firenze, 1799.
Vittorio Alfieri.
8 Alfieri – Epigrammi, ecc. |