Allor quando a fior d’onda, e a lunghe, e torte
Striscie si scuote il Coccodrillo, e l’onda
333Balza fremendo al flagellar sì forte,
Il Pescator, che dalla scelta sponda
Scoprillo, inverso lui scaglia lontano
336Carne di Porco, e in lei grand’amo affonda;
E affin ch’ei trovi quel nuotante brano,
A colpi di baston fa urlar sul lido
339Giovin Porchetto, ch’egli tien per mano.
Quel mostro Amfibio al conosciuto grido
Simpatico per lui, colà si addrizza,
342E trova, e ingozza quel boccone infido.
E giù lo scaraventa, e appien s’infizza;
Quinci lo tragge il Pescatore a riva,
345Mentre or si torce, or si profonda, or guizza,
E gli getta su gli occhi, allorchè arriva
Di fango impiastro, che a tal uso fece,
348L’accieca, il ferma, e poi di vita il priva.
Chi fu cagion, che al fren si assuefece
L’indomito Caval? Fedra lo conti,
351Classico Autor, che denigrar non lece.