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xxxii.

E come in gozzoviglia saran stati!
     E trinciando, e pappandoti a due mani,
     144Le dita alfine si saran leccati!

Fu Publio Servio il primo infra i Romani,
     Che in tavola ti mise intiero arrosto,
     147E poi con simmetria ti pose in brani;

Ma proibita dai Censor ben tosto
     Venne l'idolatrata imbandigione,
     150Perchè di troppa spesa, e troppo costo.

Era tutto il tuo ventre un gran cassone
     D'ova, di teste, Beccafichi, e ancora
     153V'era di scelte carni ampia mistione;

Ed in proverbio tu passasti allora
     Per il Porco Trojan, perchè ripieno
     156Come il Caval, che trasse Ilio a mal’ora;

E molto prima, di cent’anni almeno,
     D’una pari vivanda i Greci usaro
     159Il lor Convito a mantener più ameno.

Plinio insegnò, che di sapori avaro
     Non sei, e che valenti Professori
     162Cendieci in le tue Carni ne trovaro;