Di denti acuti era ciascuno armato,
Ed eran questi la sua spada, e lancia;
60Lo schioppo ancor non erasi inventato.
S’incominciaro a sbudellar la pancia
L’un dopo l’altro, e per due mesi intieri
63Equilibrò Vittoria la bilancia.
Proteggea Marte que’ polputi, e neri,
Gli agili proteggeva il Dio Nettuno,
66E Bacco i men silvestri, e i meno altieri.
Ma in fra que’ Paladini alzossen’uno,
Che fin metteva a così lunga festa,
69Facendo un repulisti di ciascuno;
Quando fuor del terren sparsa la testa
Di polve immonda uscì Madre Natura,
72E disse: ah Giove, che matteria è questa?
Se manca il Porco, io veggio addiritura
Il miser’Uom a carestia soggetto,
75Veggio, Signor, che a mille guai non dura.
Disse, e Giove provvide, appena detto,
Col fulminar quell’infelice Amante
78Di tanto scempio sconsigliato effetto.