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xxvii.

E se un antico Traduttor non mente,
     Per giovinetta, e amabil Porcellina
     39Nacque lo spaventevole accidente.

Questa era ricca come una Regina,
     E maritarla il Padre non volea
     42Con alcun di que’ Porci da dozzina.

Ma degl’Amanti il novero crescea,
     E quella scaltra a tutti fea d’occhietto,
     45E cose grandi a tutti promettea.

Un ve n’avea di più leggiadro aspetto,
     Che più le fea del cascamorto intorno,
     48E di muschio sapeva, e di zibetto.

Ma il saggio Padre dubitando un giorno
     Non s’appiccasse il foco nella paglia,
     51E non gliene venisse un qualche scorno,

Pensò di contentar tanta canaglia,
     Dicendo: I’ vò concederla in isposa
     54A quel che in Giostra fra di Voi più vaglia.

Dai quattro Venti battaglioni a josa
     Si vedean comparir nel gran steccato
     57D’una prosopopeja ardimentosa.