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RISPOSTA CRITICA, E SUSSIDIARIA
AL CAPITOLO
Aro Poeta, qual tu sia, che festi
Di Rime quella tale infilzatura,
3Un gran marrone a sdiricciar prendesti.
T’ingolfasti in un mar, che fa paura,
Con provvision meschina di biscotto:
6Stolto chi nell’oprar non ha misura.
Ma transeat: ogn’Asino ha il suo trotto;
Il peggio è l’impostura, onde l’adorni,
9Larga, e ritonda più dell’O di Ghiotto.
La Musa uno stival? La scacci, e scorni?
Porco, e Cignal non son tra lor parenti?
12E i Padri Achei son tanta feccia, e corni?
Amico, tu m’hai pieno: i tuoi accenti
Fan che dall’unghie io del Leon decida;
15Dal morso imparo a giudicar dei denti.