Son tutte le tue parti in simmetria,
E la Macchina tua si estima assai
81Dalla tagliente rossa Notomia.
A ogni figura accomodar ti sai,
Arrosto, Fricandò, Lesso, Bragiole,
84E sempre piaci, e non disgusti mai.
Mastro lo Cuoco senza Te non suole
In Pranzo signoril figurar bene,
87Ne fa scialacquo, ed il Padron sen duole.
Ma se da le tue carni a noi sen viene
Il non plus ultra de la Meraviglia,
90Il Cotichin, che più bramar conviene?
Oh Cotichin, null’altra a Te somiglia
In fragranza, e in sapor vivanda eletta!
93Quando tu giungi inarca ognun le ciglia.
I grati effluvj ad assorbire in fretta
Si spalancano i tubi ambi nasali,
96E un Oh comune il godimento affretta;
E tosto in bocca, e giù per li canali
Delle gole bramose l’acquolina
99Si sentono venire i Commensali: