Pagina:Gli elogi del porco.djvu/14


xi.

Lodò l’Orzata in voce, ed in iscritto
     Ippocrate; e Caton quel fier Romano,
     39Per un Cavolo sol sariasi fritto.

Diocle alla Rapa, e il Vate sovrumano
     Primo Cantor delle Trojane imprese
     42Fece a’ Topi, e a’ Ranocchj onor sovrano.

Era appresso di Fania un Crimen lese
     Biasmar l’Ortica, e della Innamorata
     45Il Passere a eternar Catullo prese.

E qual non fè ridevole frittata
     La Grecia allor, che in le celesti Volte
     48Pose di Bestie quella ria brigata?

E Granchio, e Pesci, e Capricorno, e in folte
     Giubbe ardente Leone, e Scorpio, e Toro,
     51Orse, e Monton con ampie corna avvolte.

Ai Tessali il Cavallo era un tesoro;
     Un Cane in Samo era il più dolce oggetto,
     54E un Asino in Arcadia era in decoro:

E Tu, mio caro Porco benedetto,
     Tu che devi passar per la maggiore,
     57Tu l’estremo sarai, sarai negletto?