Lodò l’Orzata in voce, ed in iscritto
Ippocrate; e Caton quel fier Romano,
39Per un Cavolo sol sariasi fritto.
Diocle alla Rapa, e il Vate sovrumano
Primo Cantor delle Trojane imprese
42Fece a’ Topi, e a’ Ranocchj onor sovrano.
Era appresso di Fania un Crimen lese
Biasmar l’Ortica, e della Innamorata
45Il Passere a eternar Catullo prese.
E qual non fè ridevole frittata
La Grecia allor, che in le celesti Volte
48Pose di Bestie quella ria brigata?
E Granchio, e Pesci, e Capricorno, e in folte
Giubbe ardente Leone, e Scorpio, e Toro,
51Orse, e Monton con ampie corna avvolte.
Ai Tessali il Cavallo era un tesoro;
Un Cane in Samo era il più dolce oggetto,
54E un Asino in Arcadia era in decoro:
E Tu, mio caro Porco benedetto,
Tu che devi passar per la maggiore,
57Tu l’estremo sarai, sarai negletto?