Pagina:Gli amori pastorali di Dafni e Cloe.djvu/81

70 dafni e cloe

veano preso, a certi gentiluomini della città prima che perdesse la grazia della freschezza, come sogliono i marinari per alleggiamento della lor fatica, vogando, e cantando, ne andavano; e nel cantare avevano tra loro un commendatore, che a guisa di papasso stando in prua, e dando il tempo del remo, era il primo ad imporre certe crocchie marinaresche; ed imposto ch’egli avea, tutti al calar della sua voce, come un coro a voce pari, con la battuta de’ remi rispondevano; e mentre ciò faceano, dove il mar d’ogni intorno era sfogato, quel lor canto, per l’ampiezza dell’aria dileguandosi, svaniva. Ma poscia che furono a dirimpetto d’un promontorio, entrando in un golfo concavo e lunato, ed alle radici del promontorio cavernoso, le stesse voci rinforzarono sì, che i pastorelli sentirono: e dal mare ispiccate, e bene scolpite cadendo, di nuovo in terra si rimprontavano; perciocchè da un vallone, che con esso golfo continuava, ricevute, e per alcuni ripercotimenti raggirate, e come per uno stromento riformate, rendevan voci rappresentatrici di tutte l’altre cose che sentivano, formando partitamente il suono de’ remi dalle voci dei pescatori, che poscia in un solo concento unendosi, faceano una dolce o dilettevol cosa a sentire; e tanto stava questa unione a finire in terra, quanto tardava a ricominciar nel mare. Dafni, sapendo come il fatto andava, attendeva solamente al mare, pigliandosi piacer di veder quella barca quasi volare, argomentandosi d’imburchiare qualcuna di quelle canzonette, per metterla in su la sampogna. Ma la Cloe, che non prima che allora seppe che cosa si fosse eco, si volgeva quando al mare guatando i marinari, e quello che imponeva il canto, e quando a terra mirando la selva, e cercando di quelli che rispondevano. Ma poichè i pescatori, e la valle a un tempo si tacquero; Dafni (disse la fanciulla) di là da quel promontorio debbe essere un altro mare, e un altro legno che navighi, e altri marinari che cantino le medesime canzoni, e che medesimamente si rispondano, e parimente si tacciano. Il giovinetto udendola rise dolcemente, d’un dol-