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ragionamento ii. 37

d’ero giovine, ed innamorato d’Amarilli, non mi ricordavo di mangiare, non mi curavo di bere, non potevo dormire, mi doleva l’anima, mi tremava il cuore, mi si agghiacciava il corpo, gridavo come un tormentato, tacevo come un morto, mi gittavo ne’ fiumi come avvampato, chiamavo Pane in soccorso, perciocchè amava anch’esso la Piti, benedicevo Eco, perchè mi replicava il nome d’Amarilli, rompevo le sampogne, perchè mi conducevano le vacche, e non avevano forza di condurmi Amarilli; perciocchè contra amor nulla vale. Non medicine, non malie, non incanti; insomma son vani tutti altri rimedj, che non siano o baciarsi, od abbracciarsi, o coricarsi ignudi.

Con questa dottrina pose modo Fileta al suo ragionamento; e presi da loro alcuni caci in dono, ed un grasso e già cornuto capretto, fece dipartenza. Restati i pastorelli soli, e non avendo mai se non allora sentito ricordare il nome d’Amore, le menti da quel lor furore alquanto raccolsero, e tornati la notte alle stanze, cominciarono a comparare gli accidenti loro con quelli, ch’avevano uditi da Fileta. Si dolgono gli innamorati, e noi ci dogliamo; di nulla quasi si curano, e noi non ci curiamo; non possono dormire, e noi che facciamo ora se non vegghiare? sono in continua arsura, e il foco è sempre con noi; e' bramano di vedersi, e noi per altro non desideriamo che presto si faccia giorno! E’ potrebbe essere, che questo fosse amore, e che noi fossimo innamorati, e non ce n’avvedessimo; che se non è amore, e noi non siamo innamorati, perchè così ci affligghiamo? che vogliamo noi da noi stessi? Per certo le cose, che Fileta ha dette, son vere; e quel fanciullo del suo giardino apparve ancora a’ nostri padri in sogno quando comandò loro che ne facessero pastori. Ma come piglieremo noi questo fanciullo? È pargoletto, e fuggiranne. Come fuggiremo da lui? Egli ha l’ali, e giungeranne. Ricorreremo alle ninfe, che ne soccorrino? Pane non soccorse già Fileta, quando era innamorato d’Amarilli. Certo bisognerà che noi facciamo i rimedj, ch’egli ci ha detto; che ci baciamo, ci abbracciamo, e ci cori-