fronti ne incoronavano. Faceano ogni cosa a comune, pasceano sempre insieme; e quando qualche randagia pecora si sbrancava, Dafni la rimetteva; quando qualche dissoluta capra danneggiava, o da qualche pericoloso greppo pendeva,
Cloe la garriva, e spesse fiate, mentre l’uno d’essi per qualche suo diletto si dipartiva, l’altro alla guardia d’ambedue le greggi restava: ed erano i loro diletti tutti pastorali e fanciulleschi. La Cloe se ne andava ora in qualche stoppiaro a lavorar gabbie da grilli, o tesser frontali di paglia, ora in un giuncheto, o in un vetriciaio a far cestole, sportole, fiscelle, paneruzzoli, a cor delle fragole, degli sparagi, degli spruneggi e talor a cercar delle chiocciole. Dafni se ne calava or in qualche canniccio a scer calami per sampogne, or saliva al bosco per tagliare un arco, or si metteva sopra certi pelaghetti a saettar folaghe, giva talora procacciando delle frutte, tendendo lacciuoli, appostando nidiate d’uccelli; ed in così fatte cose occupati, l’uno all’altro le greggi si accomandavano, e tornando si pigliavano piacere di mostrarsi i lavori che face-