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PER LA VENUTA DEI GESUITI 55


Ben chi di voluttà misere il sacco
        Inzeppa, e con giulivo
Senno cartesianeggia: Io son vigliacco,
        48Dunque son vivo;

Chi sagace, in utroque addottorato,
        Invade aule e tribune,
E fedele alla Chiesa ed allo Stato
        52Delinque impune;

Chi, d’ubbie lardellato e d’arroganza
        L’animettina scema,
Contro al Giudizio, che fatal si avanza,
        56Cozza ma trema;

Chi, usureggiando il mal redato censo,
        Mira prudente al poi,
Lieto al reduce mostro il turpe assenso
        60Bela. Ma voi,

Ch’esercitati dal terror feroce
        D’un vulgo ebbro e venale,
Portate per immani erte la croce
        64Dell’Ideale;

Ma voi, lavoratori umili, asceti
        Placidi in mezzo all’ire,
Voi pensatori, apostoli, poeti
        68Dell’avvenire;

Voi tutti, ingenui cori, aeree fronti
        Cui l’Ideal baciò,
Voi, monti austeri e fulgidi orizzonti,
        72Direte: No!