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giustizia 51


A voi, lombrichi in volto d’uomini, a voi di prenci
    Ludibrio, la natura diede in retaggio i cenci;
A voi la Legge, druda di chi più le fa scorno,
    Per l’opera d’un anno dà la mercè d’un giorno,
            35L’onta, l’error, l’infamia
            La Legge equa a voi dà.

O vermi, brulicate, affamate, marcite;
    Ne’ baratri fangosi, nel dolor seppellite
L’anime senza nome! La dolce patria intanto
    40Su la tomba del suo re sparge l’oro e il pianto;
            E per te, vil progenie,
            Pane e sospir non ha.