Pagina:Giustizia (Mario Rapisardi).djvu/27


giustizia 19


25A me fuman d’eletti
Cibi le laute cene,
Trescano le sirene
Sovra i miei rosei letti,
Chinansi a me gli alteri
30Con lusinghevol riso,
Sbuffano i miei destrieri
Ai sapïenti in viso.

Verrà, se invano in terra
Ognun la parca esora,
35Anche per me quell’ora
Che gl’imi e i sommi atterra;
Ma pria che l’orlo io tocchi
De’ tenebrosi abissi,
Pago chiudendo gli occhi,
40Potrò almen dire: Io vissi. ―