Simulacri di pietra, sotto il lor ferreo soglio 10S’aggrappan le pie turbe, quali murene a scoglio,
S’aggrappan mugolando lamentose. Sogghigna
Su’l capo de’ fedeli la figura caprigna
Di Satana, che al volto de le ciurme tapine
Crepita, e si fa gioco de le mandrie divine. 15Sorge allora uno strano Briareo del pensiero,
E il ciel crolla, e de’ Numi rompe i sogni, Voltèro.
Ed ella passa, passa per la notte. Lojola
Dice a Pietro: S’è fatta carne la mia parola;
Io tengo in pugno il mondo, l’anime, Iddio. Se cara 20T’è la vita, se vuoi ch’io lasci a Cristo un’ara,
Ubbidiscimi: io sono il mistero. L’iniquo
Infallibile piega la testa su l’obliquo
Collo, e mormora: Cresce sempre più la baldanza
Degli empj; è necessaria una santa alleanza, 25Che schiacci l’idra oscena de l’Eresia, che in trono
Mi rimetta, che bruci, che uccida: io son chi sono.
Così fremendo ruota come falco gli sguardi
Su’l Tebro e su la Senna; ma Sarpi grida: È tardi.