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giustizia 95

Teatri, da le bische, ove in abito nero
Di matrona panneggiasi la Frode, e con austero
Volto di gentiluomo il Furto infila i guanti;
65Dalle tradite alcove sbucano i tracotanti
Figli de la Fortuna, sfatti da l’ozio, bianchi
Da la veglia, d’amore sazj, di danze stanchi,
Tumidi e sofferenti di cibo e di piacere,
(Poveretti, il destino li ha dannati a godere!);
70Si affrettano, si pigiano, s’abbandonano vinti
Dal sonno, o da la ferrea necessità sospinti,
Là nel campo deserto, ove con man secura
Li ravvolge la Morte ne l’ampia coltre oscura.