Per lei, viva e morta infame, C’è la forca, il baston, la mitraglia, C’è la fame, c’è la fame Che la porta al nero asil.
50O paffuti e tondi eroi, Che dal lombo d’Anchise calate, O da l’anca d’un droghiere, E il mestiere di godere Con gran plauso esercitate, 55O paffuti e tondi eroi, Qui posate, qui posate: Questa coltre è ben da voi. —
Così canta per l’alta notte. A le voci strane
Sbucano spensierati da le marmoree tane 60(Tane che sembran reggie) da’ casini, odorosi
Di muschio e di godute carni, da’ clamorosi