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ginario del piano che vive alla sua superficie e percepisce le sole due dimensioni di essa, viviamo alla superficie di un corpo a quattro dimensioni, del quale non potremmo percepirne che tre. Ma con questa ipotesi verremmo ad attribuire alle cose in sè una forma analoga a quella che noi in esse verifichiamo mediante le nostre sensazioni, le quali non appartengono ad esse. Possibile sarebbe pensare l’esistenza o di un altro mondo diverso dal nostro o di altri esseri viventi dotati di sensi, che percepissero quattro anzichè tre dimensioni; ma di questi esseri non abbiamo alcuna notizia. Con quest’ultima ipotesi c’è chi vorrebbe spiegare alcuni sperimenti spiritistici, come ad es. la sovrapposizione di due figure simmetriche, oppure la apparizione o sparizione di oggetti materiali da una camera perfettamente chiusa, senza forarne le pareti. Una tale ipotesi fisica sarebbe puramente fantastica.
Pur ammettendo fenomeni speciali del sistema nervoso, come quelli dell’ipnotismo, che possono fare alterare le nostre sensazioni e la conoscenza delle cose, non possiamo ammettere che un uomo, si chiami pure medium, abbia la facoltà, come credeva lo Zöllner, di agire attraverso uno spazio a quattro dimensioni per far passare un anello attraverso l’asta di un tavolino a tre piedi, che egli stesso mi fece vedere a Lipsia, senza concludere che il medium era un imbroglione spiritoso e lo scienziato, stimato per altri studi, si lasciava suggestionare dalla credula fantasia.
Nè possiamo ammettere le ipotesi dello spiritismo, colle quali si ricorre al soprannaturale per farlo intervenire a dare prova di poco spirito, dando luogo a fenomeni veri o falsi che avverrebbero soltanto in certe circo-