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fu preso per la confessione della fede di Christo, e dopo haver tollerato virilmente i tormenti dell’Equuleo, la crudeltà degli uncini di ferro, e l’incendio delle accese fiaccole, finalmente perseverando nella costanza della fede, fu nella stessa Città di Spoleti dicapitato l’ultimo giorno di Agosto per gli anni 307 dell’humana salute. Et essendo il suo Corpo restato abbandonato, fu sepolto furtivamente dentro della Città quasi su ’l Muro in parte all’hora discoscesa, et impraticabile; dove poi, procedendo i tempi, e prosperata la Chiesa, si edificò la Ducal Basilica di S. Maria, che è oggi la Chiesa Pontificale il Choro della quale, fino al nostro tempo chiamato Tribuna di S. Primiano, con la memoria del suo antico Sepolcro conserva anche quello del nome del medesimo, con perpetua ricordanza di lui nei sacri Ufici, che vi si celebrano, quantunque il Corpo trasportatone alla Città di Ancona in tempo e con occasione, che non sappiamo, ivi al presente nella chiesa del suo proprio titolo si conservi.» E in una nota, pag. 194, lo stesso Autore dichiara di aver tolte quelle notizie dalla Vita di S. Primiano «che attesta haver veduta fra gli antichi monumenti dell’Archivio della chiesa Spoletina, Giacomo Filippo Leoncilli»1,


    atque antiquis monumentis Spoleti), Parruccio Zampolini (De gli annali de Spuliti) e il Martani (Commentarium). Ne scrisse una Vita Giov. Batt. Bracceschi, il cui manoscritto, secondo Jacobilli, si conservava nel Convento di S. Domenico in Spoleto; ma, come mi viene assicurato, più non v’è. Il Leoncilli (Historia spoletina per Episcoporum seriem digesta MS.) in S. Giovanni Vescovo, ne riassunse la vita, cui fece qualche giunta importante il Serafini. I Bollandisti parlano di S. Primiano nel Tomo VI degli A. S., pag. 664-65, desumendone le notizie dal Ferrari: Catalogus Sanctorum. Vi accennano, infine, il Cadolini (Spoleti, Orazione accademica, Spoleti, Bassoni, 1836) e il Fontana, Descrizione della Chiesa metropolitana di Spoleto, Spoleto, Bossi, 1848, pag. 5-6.

  1. Giacomo Filippo Leoncilli, nato nel 1572, morto nel 1613, fu uno dei molti insigni uomini che vanta quella nobile famiglia spoletina. Il nome di Giacomo Filippo é raccomandato, in particolar modo, ad un suo volume, ancora inedito, cui dette il titolo di: Historia Spoletina, per Episcoporum seriem digesta. Presso la famiglia se ne conserva una copia manoscritta che reca nel frontispizio questo titolo: Historia spoletina | per Episcoporum seriem digesta | Auctore | Jacobo Philippo Leoncillo V. I. D. Spoletino | In pluribus correcta, et locupletata | a Seraphino