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che non all’allettamento; ma il vocabolo non può in nessun caso uscirne affatto puro e mondo di quella macchia, che ha dall’origine. Nessuno lo adoperò con maggior finezza del Petrarca in que’ versi, ne’ quali cerca di scusare gli errori della sua vita passata:
» Vergine, quante lagrime ho già sparte,
» Quante lusinghe, e quanti preghi indarno,
» Pur per mia pena, e per mio grave danno.»
ove attenuando colle parole le colpe di che egli si confessa reo, annovera pur fra queste le lusinghe.
Se io ho ben dichiarato il valore di questa parola, poco mi rimane a dire per mostrar la differenza tra lusingarsi, e confidarsi; poichè lusingarsi nato da lusinga ritrae della madre, e sotto qualunque forma egli venga adoperato, ha sempre con se l’idea dell’inganno, non potendo significar altro che lasciarsi prendere o vincere da una mal fondata speranza, da un ingannevole sentimento, da una falsa idea che si offre alla mente con apparenza diversa dalla realtà. Ma il verbo confidarsi è assicurarsi, aver fede nella bontà della propria causa, nella rettitudine de’ proprii sentimenti, è credere senza sospetto, stimare con fiducia, e sempre per