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nè sostituirsi mai a durante, come erroneamente si fa.
ESSO - DESSO.
Parmi che vada errato, il Cinonio nel dire che esso e desso sono le medesime voci, poichè esse differiscono tra se sin dalla nascita. Esso è fatto dal latino ipso, onde prima isso e poi esso; e desso viene da de ipso, quasi di esso, formola curiale de’ tempi di mezzo colla quale si confermava l’indicazione della persona, o della cosa già nominata.
La Crusca definì rettamente la voce desso, dicendola pronome asseverativo, cioè pronome adoperato ad asseverare, a confermare, a rendere più certa la cosa indicata; ed il Cinonio stesso, con quella squisitezza di gusto che è sua propria, riflette che quantunque egli creda esser esso e desso una medesima voce, pure conoscersi in desso un non so che più d'efficacia in dimostrar la cosa. Aggiungi a questa ben sentita differenza, che la voce esso s'adopera in tutti i casi, e desso solamente nel primo e nel quarto; che esso s’adopera con quanti verbi più tornano in acconcio, e si congiunge