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tempo, del luogo, o delle persone, che la rendono più o meno grave.

Occorrenza è bisogna, (avverti bene, o lettore, bisogna, e non bisogno), affare, faccenda, negozio, ed è presa da uno dei significati del verbo occorrere.

Occasione è opportunità di fare o di non far checchessia; e però si adopera talvolta per cagione, in quanto che l’occasione favorevole è il primo motivo di questa o di quell’azione.

Caso, nella sfera d’idee in cui siamo, è vocabolo generico d’ogni fatto, d’ogni azione, d’ogni cosa che sia accaduta, che accada, o che sia per accadere.

Questi quattro vocaboli tanto largamente l’un dall’altro disgiunti, sono pur troppo considerati e adoperati come sinonimi nelle scritture, e manifesti degli odierni amministratori, i quali pongono ridicolosamente circostanza per caso, occasione per occorrenza, e poi si lagnano della povertà della lingua italiana, e della difficoltà dello scrivere italianamente: e non è raro il leggere nelle lettere che si spacciano da’ pubblici uffizii le seguenti frasi prelibate: non dimenticherete all’occorrenza d’informarne il governo: ove sostituendo occorrenza a caso, o