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dalla ferocia; quindi è che si applica indistintamente agli uomini, ed alle belve, e parlando di queste l’addiettivo bravo è contrario di domato.
Il coraggio è vigore, elevazione, grandezza d’animo a fare e sopportar cose gravi, ed è manifestazione generosa del cuore nell’incontrare qualunque pericolo.
Il valore preso nel suo più ampio significato è merito e prezzo d' ogni cosa, cioè tutto quello ch'ella vale, ma considerato come dote dell’uomo è virtù dell’anima, che fa l’uomo eccellente in ogni gran cosa ch’egli imprenda.
La bravura è come un istinto, e però è qualità meno ragguardevole di coraggio, al quale va sempre congiunta la prudenza; la bravura può essere momentanea, il coraggio non abbandona mai la compagnia de'generosi; diresti che la bravura vien dal sangue, ed il coraggio dall’anima educata ad alte cose; la bravura è cieca e senza consiglio, non vede o non sente il pericolo che affronta, il coraggio risplende nel farsi incontro al pericolo conoscendolo; la bravura spinge a certa morte un granatiere, che corre a testa bassa sulle baionette nemiche, ma un generale di provato coraggio è sereno in mezzo alla tempesta delle batterie, misura