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in significato onorevole, quasi a magnificare un’azione, cui la voce battaglia o quella di giornata non potesse per le surriferite condizioni convenire. Cosi la difesa dei trecento alle Termopile è il più bel fatto d’arme dell’antichità, e l’abbattimento de’ tredici a Trani è uno de’ più bei fatti d’arme della storia italiana moderna.

Ma la lingua militare d’una nazione è splendido retaggio del suo valor guerriero; le autorità e le consuetudini di questa lingua sono tutte dall’armi e fra l’armi; invecchia nell’ozio, arrugginisce nella servitù, e non può essere autenticata, che dalle vittorie: quindi è che gli italiani abbandonarono da tre secoli in quà le loro voci militari solenni ai poeti da piazza, ed ai declamatori da teatro, i quali ne trascurarono il valore, e ne disformarono la proprietà. I piemontesi per altro ricordano con orgoglio la battaglia di Guastalla, il fatto d’arme dell'Assietta, ed il combattimento a Mondovì.