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Quindi in quell’ode istessa rammemorando Roma, e l’impero del mondo dice:

«Le antiche mura, che ancor teme ed ama,
E trema ’l mondo quando si rimembra
Del tempo andato.....»

Venendo a’ particolari, antico è propriamente ciò che è passato da secoli, vecchio è pur ciò che è passato, ma in tempi più vicini a noi; con questo vocabolo si determina l’età, con quello si cessa dal misurarla; antico si oppone a moderno, vecchio a giovane; il primo è sempre posto ad onore, onde un uomo di austeri costumi è chiamato antico, una buona scrittura si paragona colle antiche, i grandi artisti studiano l’antico, e diciamo antica repubblica, antico stato, famiglia antica; così l’Alfieri salutava Asti sua patria col nome d’antica città. Per lo contrario chiamiamo vecchio uno stato prossimo alla sua rovina, vecchie quelle leggi che più non si convengono colla presente civiltà, vecchie le istituzioni tarlate dalle male usanze, mentre quelle che il tempo conferma son chiamate antiche. Vecchio s’adopera poi con maggior proprietà parlando di cose materiali, come vecchi cenci, casa vecchia, vestito vecchio, vino vecchio, e simili, dove sarebbe grande improprietà il porre antico.