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fra i due verbi italiani la differenza dal genere alla specie. Uccidere è privar della vita in qualunque modo, ammazzare era toglierla a colpi di mazza. Sembra che Giovan Villani abbia avuto in mira questa differenza quando scrisse: «A uno a uno li facea uccidere a uno valico di camera, ammazzandogli, non sentendo l’uno l’altro.» (Ist. fior. lib. 2). Ma più chiaramente se ne conferma l’origine dal seguente passo della Cronica di Bologna per l’anno 12611.

»Talamaso di Giacomino Capellini fece ammazzare suo padre......e però fu preso, e appiccato colla mazza al collo, colla quale avea fatto ammazzare il padre.»

Passato l’uso delle mazze, il verbo ammazzare perdè il suo particolare e proprio significato, e ne prese molti da uccidere, ma non per questo potè spogliar affatto l’ignobile sua origine, e diventar sinonimo dell’altro, dacchè uccidere è sempre generico, ammazzare non sempre; con quello si esprime ogni cagion di morte, anche per oppressione di troppo affetto,


  1. * Muratori rer. ital. vol. 18.