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che onta è ingiuria con disprezzo, a differenza di vergogna.
A dar maggior lume all’accennata distinzione, gioverà indagare la forza delle due voci ne’ loro derivati.
Da onta abbiamo onire, ontare, e adonare, (disusati) e adontare per far onta, far danno con vergogna, con disprezzo; quindi adontarsi per recarsi un atto, una parola a onta, ad infamia, a disprezzo.
Da vergogna abbiamo vergognare e vergognarsi per aver rossore, mostrar timore d'alcuna cosa meno che onesta che ti sia accaduta, o che sia per accaderti; e volendo adoperare un verbo attivo ad esprimere l’atto del disprezzo, che è una delle significanze di vergogna, ci conviene ridurre il verbo vergognare al suo contrario mediante il segno negativo, e dire svergognare quasi togliere altrui il pregio della vergogna1.
Tutte queste osservazioni prese insieme serviranno a dimostrare, che anche in que’ casi,
- ↑ Vero è bene, che in molti antichi autori leggesi vergognare in senso attivo per far vergogna ad uno; ma l’uso ha da gran tempo rifiutato questi modi ambigui, e nessuna lingua che sia in fiore può tenergli in gran conto.