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60 | Firenze Vecchia |
«Il Gonfaloniere e Priori Rappresentanti la Comunità Civica di Firenze, dopo di avere con altra loro notificazione augurato il felice ritorno delle Loro Maestà i Nostri Amatissimi vSovrani, si riservarono di render noto anche al pubblico il giorno preciso, in cui era luog-o a sperare che facessero il loro ingresso in questa Dominante, onde potesse og-nuno, per mezzo di un’illuminazione alla Casa di propria abitazione, esternare la gioia, il giubbilo ed il contento che seco traeva una così fausta ricorrenza. «Essendo stati prevenuti pertanto che questo sì bramato avvenimento possa effettuarsi nella sera del dì 13 stante, si fanno un dovere di avanzarne la presente loro partecipazione, acciò possan tutti gli abitanti con sentimento di filiale amore saziarsi nella vista di pegno così prezioso, aug’ure di prosperi futuri eventi, in cui sono riuniti tutti i voti della Nazione Toscana, alla quale è toccata la sorte di g’oderne il Vassallaggio e la Protezione.
Due belle teste quel Roti e quello Scrilli, per avere il coraggio di scriver quella po’ po’ di roba ad un popolo che aveva un passato così diverso dal presente!